Oramai i benefici di una corretta idratazione sono ampiamente risaputi. Tuttavia non è affatto scontato che le persone adulte introducano al’incirca i “famigerati” 2 litri quotidiani (o che lo facciano con sufficiente distribuzione lungo l’arco della giornata al fine di poterne permettere una migliore assimilazione).

Ecco quindi che propongo come primo elemento di auto analisi iniziale, questo piccolo test. Misurare quanta acqua introduciamo durante la giornata.

Prendete a riferimento un “blocco” di misura riproponibile durante la giornata, che potrà essere un bicchiere, una bottiglietta o una borraccia graduata e annotatevi l’introito ad andare a sera.

Noterete che il vostro livello di sete difficilmente rispecchierà le vostre reali esigenze di idratazione (esattamente come l’appetito non rispecchia quelle alimentari, come vedremo in seguito, altrimenti perchè un anoressico non mangerebbe mai e un obeso di tipo III non smetterebbe mai di mangiare?

Nonostante si abbia o meno sete, che piaccia o no intorno ai 2 litri ci siamo più o meno tutti, e non sarà in questo articolo in cui mi dilungherò a spigarne le varie ragioni e correlazioni.

Basti sapere che, qualsiasi sia la nostra necessità di miglioramento, questa ne è la base fondamentale. Poichè tutto nel nostro corpo di basa sull’idratazione. Di seguito alcuni esempi:

  • idratazione del sangue, quindi livelli di pressione correlati
  • espulsione delle tossine tramite urina (ben il 70%!!) e sudore
  • circolazione linfatica, da cui ristagni di liquidi e sangue se carente
  • mobilitazione viscerale, se inibita avremo difficoltà nei transiti
  • idratazione dei tessuti connettivali e muscolari, onde evitare aderenze forzate
  • trasmissione dei nutrienti ai tessuti e corretta gestione di grassi e proteine

e questo solo per citarne i principali effetti, nel senso dei più direttamente percepibili una volta ristorate le giuste quantità.

La sete si adeguerà di conseguenza, aumentando e correlandosi alla nuova abitudine che richiederà all’incirca due o tre settimane per instaurarsi nell’organismo (un pò come quasi la maggior parte della abitudini alimentari e motorie). Con questa nuova abitudine diminuirà anche l’esigenza di orinare, fattasi più frequente all’aumentare dell’introito d’acqua, per via del ridursi dell’espulsione arretrata di tossine a cui il corpo non riusciva ad adempiere.

Per concludere, grazie a questo ristoro di risorse e capacità essenziali, si potrà iniziare con un miglior basamento fisiologico qualsiasi successiva azione o ragionamento.

Francesco Conza – Massoterapista in Medicina Cinese Classica e Functional Strength Trainer mediamente elementi di Calistenia, Allenamento Funzionale e Power Lifting. Da sempre appassionato di allenamento fisico e arti marziali, opera professionalmente nel settore dal 2010 inizialmente come insegnante praticante di Arti Marziali Cinesi, Qi Gong Terapeutico e Sport da Combattimento, espandendo successivamente la propria competenza alla Massoterapia unita al Recupero Funzionale del corpo mediante l’allenamento, espandendo la sua esperienza in Nutrizione e alla Ricomposizione Corporea.

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